Ieri è stata la giornata contro il cyberbullismo, una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici, come ad esempio tramite in internet. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile e del Codice penale e, per quanto riguarda l’ordinamento italiano, del Codice della privacy (D.Lgs 196 del 2003).
Il cyberbullismo possiede una serie di caratteristiche specifiche:
- la pervasività (il cyberbullo è sempre presente sulle varie tecnologie usate),
- l’anonimato, la volontarietà dell’aggressione (non sempre gli effetti negativi sono provocati da un’azione mirata, in quanto non potendo osservare le reazioni della vittima, si commettono atti persecutori non comprendendo che ci si è spinti troppo oltre) e
- l’ampiezza di portata (i messaggi e i materiali inviati sono trasmessi, ritrasmessi e amplificati oltre la cerchia dei conoscenti).
Nella giornata di oggi, sono ritornato tra i banchi di scuola, per l’esattezza nell’Istituto Comprensivo 6 “Donato Bramante” di Matera per formare i giovani studenti sull’acquisizione delle nozioni base per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, utilizzando l’efficace strumento dell’albero del “no al bullismo!”. Spero che il mio piccolo contributo possa aver sensibilizzato gli allievi su un tema delicato come quello affrontato nel breve corso.
Un sentito ringraziamento alle maestre e agli alunni delle classi terze dell’istituto Bramante.